Oggi ho 5 categorie da descrivere e cercherò di essere breve e concisa, anche se mi prudono le mani perché vorrei scrivere molto di più.
Accuratezza grafica
L'accuratezza grafica è quella parte di osservazione che si occupa di definire quanto sia rifinita ed esteticamente "bella" una scrittura. Non parlo di svolazzi o arricchimenti tipo i Ricci (vedi sotto) o le lettere capitali dei codici miniati, ma di cura nella definizione dell'intero scritto: dalle singole lettere, al mantenimento del rigo e l'impostazione spaziale che la grafia ha sul foglio. E' una categoria ampia che prende in considerazione più cose, infatti sono segni che vanno guardati sia nel dettaglio delle lettere, ma anche nella globalità del saggio grafico. Definire l'accuratezza è complesso, se si ha in mano un solo scritto. Di norma, sarebbe utile avere una vasta gamma di scritti per comprendere a pieno in quale categoria di accuratezza grafica inserire la persona.
Nella concezione comune viene considerata "accurata" la famigerata* "bella calligrafia". L'accuratezza sta sicuramente in quell'ambito delle tecniche** grafico/artistiche che vengono comunemente eseguite nel lettering (un paio di semplicissimi esempi, se non sapessi cos'è: esempio 1, esempio 2).
Una scrittura non accurata, ossia Gettata Via, è una scrittura "buttata lì": è uno stile che si usa per prendere appunti in velocità. Le Gettata Via vengono definite come "brutte scritture" perché non sono facilmente leggibili. I medici, spesso hanno questo segno, ma non tutti: lo dico perché è concezione comune dire a qualcuno questa frase stereotipica quando vedono che ha una scrittura particolare o poco leggibile. Una volta mi è stato detto: "hai la scrittura da medico", pensavano di dirmi una cosa che mi desse un dispiacere, invece io ho sorriso e ho ringraziato perché per me era un gran bel complimento.
Pressione
E' la profondità della scrittura, ossia quanto si schiaccia la penna sul foglio. Si osserva quanto è grosso il tratto in ascesa e in discesa, se rimane della stessa larghezza per tutto il tempo oppure se si allarga o si restringe. Solitamente si tende a non scrivere su una superficie rigida, ma con almeno un paio di fogli sotto perché le persone sentono la necessità di lasciare un segno nella realtà, poi, a seconda di come siamo, ognuno di noi avrà un'esigenza diversa rispetto alla quantità di traccia da lasciare. E' la manifestazione della nostra energia vitale.
Ritmo
E' una delle categorie più complesse da rilevale: è la categoria più imperfetta di tutte. Il ritmo ha a che fare con la velocità di stesura di una grafia. Dovrebbe essere il "ritmo medio" di una persona, ma la trovo una categoria difficile da definire perché la singola persona ha ritmi diversi alla mattina o al pomeriggio, se è di fretta oppure se è calma. E' fisiologico e normale che sia così.
Personalmente la trovo una categoria complessa perché il ritmo è soggettivo da situazione a situazione e soprattutto, se non si vede la persona scrivere, in certi casi, la percezione del solo scritto può essere fuorviante. Fortunatamente i segni del ritmo grafico non sono determinanti ai fini di un'analisi, soprattutto perché tutti gli altri segni forniscono indicazioni sul ritmo che potrebbe avere la scrittura. A volte è più utile vedere quanto una persona è in grado di accelerare il ritmo di produzione grafica, mantenendo una discreta leggibilità che non la rilevazione statica di un saggio grafico.
Leggibilità
E' la assimilabile alla "calligraficità": più una lettera è simile al modello calligrafico, più è leggibile e quindi Chiara. Meno una lettera è simile al modello calligrafico, meno è leggibile, quindi è Oscura. Questa è la regola della grafologia morettiana. I francesi hanno una definizione più elastica e intuibile di questa categoria perché guardano la parola nella sua interezza: se essa è leggibile agilmente, allora la grafia ha chiarezza, mentre se non si legge, non ha chiarezza.
Tanto per capire meglio la differenza tra categorie: di solito
una scrittura Accurata compita (categoria accuratezza grafica) è anche Chiara (categoria leggibilità),
mentre
una scrittura Oscura (categoria leggibilità), può essere Gettata Via (categoria accuratezza grafica), oppure un'altra scrittura può essere sia Oscura (categoria leggibilità) che Lenta (categoria del ritmo) e un'altra ancora può essere Oscura (categoria leggibilità) e Veloce (categoria del ritmo).
Provo a spiegarmi meglio: è facile che una scrittura rapida perda struttura e risulti poco leggibile (tendenzialmente Oscura), ma è altrettanto possibile avere una scrittura Lenta, Accurata e tendenzialmente Oscura perché si sceglie un modello calligrafico leggibile solo per se stessi, quando va bene...
Quando va male, il modello calligrafico è pressoché inventato e la scrittura risulta non comprensibile per chi la legge e nemmeno per chi la produce, ma questo sfonda un altro ambito, ovvero la nicchia delle "brutte scritture" vere, quelle da "rieducare".
Ricci
Sono gesti accessori, tratti aggiuntivi ad inizio e/o fine parola. Sono tanti e hanno varie forme. Solitamente sono spie che indicano il temperamento grafico di fondo perché la persona, voglia o non voglia, s'impone un certo tipo di modo di fare che però, in qualche modo, gli sta stretto. E' energia che esce e viene canalizzata in questi svolazzi che arricchiscono il gesto grafico.
Nelle scritture molto accurate e impostate di una volta, si trovavano ricci a bizzeffe, proprio perché nei tempi passati l'attenzione alle formalità era molto importante, mentre oggi che siamo forse un po' più liberi di esprimerci e di fare quello che ci piace senza pensarci troppo, i ricci sono di meno, ma è stata persa la forma delle lettere che spesso vengono personalizzate in maniere talvolta indecifrabili. Questa riflessione tra spontaneità contemporanea e accuratezza del passato è un mio pensiero che sto cercando di approfondire e convalidare con l'esperienza.
Adesso puoi iniziare a capirmi quando dico che potrei trascorrere ORE ad osservare una scrittura senza leggerne davvero il contenuto.
Mi è stato fatto notare che nei post riguardanti questa rubrica manca una cosa importantissima, ovvero delle immagini esemplificative delle categorie. Pensavo di cavarmela con 3 post, invece è proprio una rubrica che ha bisogno di molte attenzioni e maggiori dettagli, quindi andrò avanti riprendendo singolarmente tutte le categorie e indicando in ogni categoria l'immagine dell'oggetto d'osservazione.
Ti ringrazio per aver letto questi pensieri,
Un grafosaluto da
La Grafologa Imperfetta
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La Grafologa Imperfetta
*dico FAMIGERATA perché, in grafologia, l'accuratezza grafica estrema non viene vista come un segno del tutto positivo. Indica un malessere, del quale solitamente lo scrivente non percepisce la gravità.
**parlo di tecniche perché non c'è niente di spontaneo nel lettering, mentre nella grafia dovrebbe esserci dello spontaneismo, nonostante anche la manoscrittura sia una tecnica: la differenza sta nel fatto che nella vita grafica di un individuo, ad un certo punto si abbandona il tecnicismo perché si automatizza e personalizza il gesto, mentre nel lettering è una cosa che non accade mai perché si fa uno studio molto accurato del font che si usa.