Oggi ti parlo di un elemento basilare della Grafologia e dell'osservazione della grafia: la zona grafica. Ovviamente, quando citerò delle lettere, il carattere di riferimento a cui pensare è il corsivo.
😏Tutte le lettere poggiano sul rigo di base, sia esso reale o immaginario, non fa differenza e costituisce lo snodo principale delle zone grafiche poiché coincide con la parte inferiore di quella che viene definita "zona mediana".
La parte superiore della zona mediana è quella che coincide con l'altezza di tutte quelle lettere che non hanno un prolungamento come le vocali: "a", "e", "o", "u", oppure consonanti come "n", "m", "s", "r", "c", "v" e la "z", a seconda del modello calligrafico a cui ci si rifà. Anche la "i" è considerata una lettera di questa "categoria" perché il corpo vero e proprio della lettera è strettamente legato all'occupazione di questo spazio. Il puntino rientra nei gesti fuggitivi, infatti viene spesso osservato come uno dei tanti punti di riferimento nella valutazione del ritmo di scrittura.
La zona mediana è molto importante perché è una di quelle più considerate nelle categorie grafologiche: prima tra tutte quella del calibro, poi nello studio delle larghezze e degli angoli. I segni che ho appena citato hanno in comune l'osservazione delle lettere della zona media.
😏 La zona superiore è quella tipica delle lettere con asola come le "l", le "h", la "b", ma anche quelle senza asola come la "t" o la "d" che addirittura interpella sia la zona mediana con l'ovale, che la zona superiore con l'allungo dell'asta.
😏 La zona inferiore vede protagoniste invece le lettere che dal rigo di base hanno l'allungo verso il basso e la necessaria compartecipazione della zona mediana. Le lettere in questione sono: "g", "q", "p", "y".
L'unica lettera che occupa tutte e tre le zone è la "f".
Dopo questa descrizione tecnica, probabilmente ti starai chiedendo perché parlare delle zone grafiche fosse così importante, anche in relazione allo script e, soprattutto: che significati hanno le zone grafiche?
📌Partiamo dalla zona più importante, la zona mediana: è la zona del presente e del "qui ed ora". Assieme al Largo tra Parole, che dev'essere bilanciato con le altre larghezze per essere sintomo di serena introspezione, anche la zona mediana dev'essere armonica rispetto agli allunghi.
📌 La zona superiore è quella che rispecchia il pensiero, gli ideali e l'astrazione. Quindi anche l'ambizione, il futuro e la ricerca di spiritualità.
📌 La zona inferiore invece è più legata alla concretezza e l'istinto, ma anche il radicamento, la base sicura da cui partire.
La mia critica all'insegnamento dello script sta nel fatto che i bambini fanno fatica a percepire le tre zone grafiche, perché vedono le scritte sui libri perfettine ed ordinate e si genera nella loro mente l'idea che una scrittura, per andare bene, debba essere compatta, poco spaziata e priva di allunghi come quella di un libro stampato.
Il bambino che impara lo script, magari senza un bel rigo di seconda come punto di riferimento, capita che immagazzini le lettere come se fossero tutte della stessa altezza, perché la percezione globale che restituisce lo scritto di una pagina di libro è quella. Un bambino che non viene guidato nell'osservazione e nell'esecuzione delle lettere, farà sempre fatica a riprodurre il corsivo (e anche lo script) coi suoi effettivi allunghi.
Faccio parte di una delle tante generazioni che negli ultimi 30 anni hanno imparato a scrivere lo stampatello minuscolo (o script) e questa piccola digressione è per spiegarti che non l'ho mai digerito.
Da piccola ero infastidita dall'articolo "il" a inizio frase: il mio pensiero è sempre stato: "sono due lettere uguali, come faccio a capire qual è la i e qual è la elle". Chiaramente, l'ingenuità di una bambina che guarda le cose con mentalità aperta e priva di condizionamenti fa sorridere, però quel pensiero mi è rimasto e sono ancora del parere che l'articolo "Il" a inizio frase, soprattutto se manoscritto, sia composto da due grafemi identici.
Cosa ne pensi delle tue zone grafiche? Hai mai fatto caso a come si distribuisce la tua scrittura sul rigo? La trovi una scrittura che "respira" oppure è molto compatta? Le tue lettere con allunghi si estendono di più verso l'alto o verso il basso? La zona mediana trovi che sia ingombrante oppure occupa poco spazio?
Stay tuned ✌
Ti ringrazio per aver letto questi pensieri,
Un grafosaluto da
La Grafologa Imperfetta
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